Loader
 

Eurobet presenta il Report Integrato 2021

Eurobet presenta il Report Integrato 2021

“Il primo valore che le aziende di gaming vendono è fiducia. Per noi la fiducia è importante, siamo baluardo della legalità. Siamo dentro una cornice concessoria e regolatoria che ci permette di essere baluardo di legalità”. E’ quanto ha detto, in occasione dell’evento “The place to be: un progetto etico per le aziende inserite nel tessuto urbano”Andrea Faelli, CEO Eurobet Italia.

Il numero uno di Eurobet in Italia è anche intervenuto sullo stato dell’arte del settore delle scommesse sportive e su come potrebbe evolversi il mercato nei prossimi mesi.

“Due anni di pandemia hanno cambiato le abitudini delle persone in molti sensi, incluso il lato ludico. Lo vediamo anche dalle partecipazioni a teatri, cinema ed eventi. Se devo dire quale sarà il punto di atterraggio non lo so. Credo però che ci sarà una progressiva ripresa. Se torneremo a livelli di pre-pandemia? Credo di sì. Il gioco online è più semplice e nelle corde delle giovani generazioni, però nel gioco online manca l’aspetto sociale. Essendo persone umane, abbiamo bisogno di socialità. Stiamo ristrutturando i nostri punti vendita con un progetto architettonico diverso per renderli più belli, accoglienti e di intrattenimento a prescindere dalla scommessa: dunque un punto di ritrovo. L’Italia è il paese degli 8mila Comuni e togliendo le grandi e medie città rimangono 7mila Comuni che hanno bisogno dei punti di incontro sociale a prescindere dal gioco. Noi stiamo andando in questa direzione nel rendere i nostri punti dei luoghi di incontro dove le persone possono socializzare e divertirsi e magari fare una scommessa”.

“Credo che la pandemia abbia accelerato in maniera esponenziale un processo già in fieri che era quello di una osmosi tra retail e online, dove però veniva percepito dal retail come una minaccia. Io credo però che con la pandemia ci si è resi conto che il famoso omnichannel non è solo una necessità, ma anche un valore e quindi il mondo del retail si è reso conto che l’interazione con l’online porta valore alla filiera. L’integrazione tra retail e online ha avuto un boost anche dal lato dell’approccio e spero che venga recepita maggiormente dal nostro regolatore.

Faelli è anche intervenuto sull’atteso riordino del settore del gioco pubblico. “Quello del riordino è un tema complesso anche dal punto di vista tecnico. Il riordino è necessario e io sposo in pieno l’idea del sottosegretario (Federico Freni ndr) di fare questo riordino perché negli ultimi anni, addirittura pre-scadenza delle concessioni del 2016, si è andati incontro ad una deriva. Faccio un esempio: io faccio parte di un gruppo multinazionali e riporto a degli azionisti che sono inglesi e americani. Descrivere a loro la nostra situazione regolatoria è molto complicato. Essendo italiani noi sappiamo come gestire certe situazioni, ma dal punto di vista di terzi è una cosa inconcepibile. Sicuramente il riordino è necessario, in particolar modo sul territorio per avere delle certezze che però non devo essere certezze di oggi che poi vengono smentite il giorno seguente. Le aziende, soprattutto quelle grandi, hanno bisogno di orizzonti temporali estesi per poter fare investimenti. Da quando siamo presenti sul territorio nazionale abbiamo investito centinaia di milioni di euro in queste attività creando posti di lavoro, indotto e cultura poiché essere il baluardo della legalità è quello che mi fa essere contento di fare questo lavoro. Credo che debba essere ripresa una visione univoca delle regole a cui far sottostare i concessionari dello Stato e, dall’altra parte, chi è fuori dalle regole deve avere la giusta punizione”.

Dell’evoluzione del mercato dopo la pandemia ha parlato anche Giuliano Guinci, direttore delle relazioni istituzionali di Eurobet. “Il periodo attuale, anche a seguito dell’emergenza pandemica, ha accelerato due processi che erano già in atto: digitalizzazione di servizi e prodotti; trasformazione ruolo del retail con progressiva crescita dell’online. Il mondo delle scommesse regolamentate è – e diventerà sempre più – un servizio d’intrattenimento che competerà con altri servizi similari, a fruizione prevalentemente digitale. Solo le aziende che sapranno fare innovazione continua, sia in termini di nuovi prodotti che di servizi ai clienti, potranno garantirsi un percorso di crescita sostenibile. Da un punto di vista distributivo, il futuro del settore passerà da un supporto reciproco tra i due canali online e retail“.

“L’offerta di gioco – ha continuato Guinci – anche e soprattutto al fine di attuazione delle politiche di Responsible Gaming, sarà sempre più omnichannel, con il cliente libero di scegliere il canale che soddisfi maggiormente le proprie esigenze. Ciò necessita di un completo cambio di paradigma quando si parla di gioco, tanto da un punto di vista regolamentare, quanto di comunicazione ed informazione. Il mercato del gaming italiano si contraddistingue per una centralità del ruolo dello Stato, e a sua volta, dei concessionari quali operatori deputati a far sì che la regolamentazione prevista a livello centrale trovi applicazione sul territorio. In quest’ottica un processo di trasparente collaborazione tra i principali stakeholder del settore è centrale nell’ambito del non più procrastinabile processo di riordino, che dovrà essere orientato ad individuare e attuare le misure maggiormente efficaci per rendere il gioco realmente sicuro, sia per gli utenti che, nel caso delle scommesse, per il mondo dello sport. È auspicabile anche un cambiamento nelle modalità di comunicazione e informazione, affinché sia possibile disporre di uno strumento essenziale di ascolto e interazione, ma anche per dare un corretto inquadramento del settore del gioco legale nell’ambito del mondo dell’intrattenimento. Eurobet, forte del supporto del gruppo internazionale di cui fa parte, è pronta ad affrontare la sfida dell’innovazione e a porla al centro della propria strategia di sostenibilità”.

“L’attività di sensibilizzazione degli utenti, dei fornitori e degli stakeholder in generale, sui principi del gioco responsabile è il presupposto fondamentale del nostro piano di sostenibilità” E’ quanto ha affermato l’Head of Trading & Sportbook di Eurobet, Federico Spescha, nel Report Integrato 2020. “Etica per noi vuol dire implementazione di adeguati strumenti per il monitoraggio del gioco ed il controllo dei relativi flussi. A monte ci siamo impegnati, in fase di selezione della nostra offerta commerciale, a scegliere e realizzare prodotti e servizi che riflettano al meglio l’attività di un bookmaker che ha scelto di operare solo in mercati regolamentati.

Eurobet si impegna da anni nel migliorare la gestione dei flussi informativi, qualitativi e quantitativi, collaborando con partner internazionali in grado non solo di certificare i nostri prodotti ma anche di vigilare sulla loro integrità. Come bookmaker, tale attività ci consente di: garantire massima sicurezza per i nostri clienti; contribuire, in maniera fattiva, ad assicurare l’integrità degli avvenimenti su cui si scommette e sullo sport più in generale. Per l’analisi dei comportamenti del cliente, Eurobet dispone di un sofisticato processo di reportistica interna in grado di realizzare ben 39 controlli “ex ante” ed “ex post”, volti a fornire una mappatura di eventuali pericoli per i nostri clienti ed individuare segnali che identificano anomalie o frequenze / picchi di gioco non coerenti con comportamenti di gioco responsabili”.

“Questi controlli, che alimentano costantemente il nostro processo di reportistica interna, possono dar luogo a segnalazioni verso i dipartimenti competenti o le autorità esterne, al fine di avviare le azioni più efficaci per evitare gli effetti negativi che possono discendere da una pratica del gioco non corretta. Altro tema essenziale per garantire sostenibilità al business dell’azienda è il contrasto a casi di match fixing – inteso come accordo, atto o omissione intenzionale volto a modificare impropriamente il risultato di una competizione sportiva al fine di eliminarne l’imprevedibilità ed ottenere un indebito vantaggio – fenomeno sul quale tanto si è fatto ma che certamente sarà una priorità anche per i prossimi anni. Il sistema legale delle scommesse è riuscito a costruire una solida rete di collaborazione che ci vede al fianco degli altri operatori dell’industria, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e delle federazioni sportive. Tale sistema, grazie alla centralizzazione in tempo reale dei dati di gioco e all’implementazione di sofisticati strumenti di monitoraggio, è riuscito ad intercettare, anche in via preventiva, un numero cospicuo di casi, anche particolarmente complessi. L’obiettivo è rafforzare nei prossimi anni tale sistema, ampliando la rete di collaborazione anche ad enti ed amministrazioni di altri paesi e continuando ad investire nello sviluppo dei sistemi informatici a supporto dello stesso. Business Ethics per Eurobet significa fare business in modo sostenibile e incentivare un comportamento di gioco sano“.